Maria
Maria è una donna coraggiosa, di quelle che non te lo sbattono in faccia il loro coraggio e te lo raccontano quasi come fosse poca cosa e tu rimani lì, inebetita, a pensare a come occuperesti quel posto un giorno, se fosse il tuo.
Maria non ha ricominciato da zero, ha continuato a quarantuno, perchè non è che tutti i nastri sono ugualmente facili da riavvolgere e forse è giusto così, che rimanga una memoria da tramandare, che si ricominci si, ma sapendo bene cosa non deve più succedere a te e cosa non dovrà mai succedere alle altre.
Di quei quarantuno lei tiene tutto, perché incastrati tra le pieghe della storia, ci sono momenti che le ricordano che l’amore, in qualche modo, l’ha conosciuto.
Maria è anche figlia, madre, nonna, maestra, amica, lettrice appassionata e smussa così ogni spigolo dei suoi rimpianti, riuscendo a trovare un modo per passare senza sbatterci ogni volta, trattenendo il fiato di tanto in tanto e concedendomi il privilegio dei suoi racconti, dei suoi segreti, del suo amore e io sono orgogliosa di essere sua figlia.